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Per valutare la qualità di un lavoro eseguito con l’edilizia a secco, occorre fare chiarezza tra le varie normative che ne regolamentano il settore.

Analizzando i componenti costituenti i sistemi in lastre di cartongesso, secondo le Normative Europee, troviamo le seguenti norme:

⁃             UNI EN 520 (lastre in cartongesso): la norma indica le qualità e i requisiti delle lastre di gesso per uso in edilizia e per quelle destinate ad ulteriori lavorazioni.

⁃             UNI EN 14195 e UNI EN 13964 (profili metallici): la norma indica caratteristiche e tolleranze dimensionali della struttura utilizzata per la realizzazione di elementi in cartongesso.

⁃             UNI EN 13950 (accoppiati isolanti): oltre alla norma indicata, per questa categoria di prodotti è prevista anche l’obbligatorietà della marcatura CE.

⁃             UNI 11424:2015 (posa in opera): la norma indica i criteri e le regole in relazione a tramezzi, rivestimenti di pareti e controsoffitti all'interno di edifici residenziali e non residenziali; pareti e rivestimenti di pareti con orditura a tutta altezza.

⁃             UNI EN 13964 (Controsoffitti - Requisiti e metodi di prova): la norma elargisce informazioni destinate alle varie parti della controsoffittatura (sistema di sospensione, struttura portante e finitura) e ai responsabili della progettazione, fabbricazione e selezione dei controsoffitti adoperati all'interno di edifici o opere di ingegneria civile.

⁃             UNI EN 14566 (Elementi di collegamento meccanici per sistemi a pannelli di gesso): La norma si riferisce alle caratteristiche e alle prestazioni che devono possedere gli elementi di fissaggio e di collegamento meccanici per sistemi a pannelli di gesso (tenuta allo strappo, resistenza meccanica alla flessione, penetrazione di elementi metallici, diametro e misure tecniche delle singole parti dell’elemento di fissaggio).

D.M. 14/01/2008 e NTC

Nonostante non abbiano funzioni strutturali, alcuni interventi effettuati con il cartongesso (pareti, contropareti, controsoffitti e tamponamenti esterni), in caso di deterioramento e successivo crollo, risultano un pericolo per la salute delle persone.

Ecco perché il D.M. 14/01/2008 relativo alle “Norme Tecniche per le Costruzioni” prevede che il calcolo strutturale di questi elementi sia rivolto alle sollecitazioni dovute al peso degli stessi e alle sollecitazioni esterne derivanti da vento o movimenti sismici e venga verificato per gli stati limite onde limitarne il danneggiamento mantenendo così la sicurezza degli utenti.

In riferimento ad un eventuale collasso, le costruzioni si dividono in quattro classi d’uso:

  • Classe I: Costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli;
  • Classe II: Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l’ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali, Industrie con attività non pericolose per l’ambiente;
  • Classe III: Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi, Industrie con attività pericolose per l’ambiente;
  • Classe IV: Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità, Industrie con attività particolarmente pericolose per l’ambiente.

Tutti gli articoli che costituiscono il sistema in questione devono rispettare le normative europee sopra descritte.

 

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